INGHILTERRA
In
Inghilterra sono stati operativi molti dei più importanti
uffici di controllo del Regno Unito.
^inizio
pagina
Londra
Londra
ed il suo ufficio di controllo rappresentano una parte
importante nella storia dell'argenteria inglese. A
Londra è operativa una corporazione di argentieri dal
1180, riconosciuta ufficialmente con atto scritto di
Edoardo III (Royal Chart) nel 1327.La Goldsmith
Company, nota come Craft of Mystery (dove Craft
ha il significato di "Congregazione" e Mystery
quello arcaico di "mestiere") era una potente
setta operante con maniere truculenti. L'attuale simbolo
della città di Londra (testa di leopardo) era in origine
il primo marchio di garanzia utilizzato per indicare
l'argento a titolo sterling (925/ooo). L'utilizzo
come simbolo della città di Londra risale al 1550, a
seguito della formalizzazione del leone passante (in uso
unitamente alla testa di leopardo dal 1545: vedi i Marchi
di garanzia) quale marchio di garanzia del
titolo strerling. Non è raro trovare oggetti
realizzati a Londra privi di marchi o solo con alcuni
marchi, specie tra il 1790 ed il 1820 (solitamente la
testa di leopardo non veniva impressa sulle posate e sui
piccoli oggetti in genere).
A
Londra è stata realizzato ogni tipo di argenteria ed è
possibile reperire sul mercato collezionistico molti
oggetti con una certa facilità dalla metà del 1700 fino
ai giorni nostri. Alcuni di questi oggetti oggetti come le
caffettiere ed i tankard del '700, pur non
rappresentando delle vere rarità sul mercato, sono
comunque molto quotati. Gli argenti della prima metà
del 700, e soprattutto quelli realizzati sotto i regni di
Giorgio I e di Giorgio II risultano ancora reperibili ma i
prezzi di mercato salgono vertiginosamente. Quasi nulla
realizzato nella seconda metà del 1600 è invece
reperibile ad eccezione di qualche boccale per la birra
con coperchio (i più antichi che verosimilmente avrete il
piacere di incontrare datano la fine del 1600), alcune
coppe a doppio manico (le cosiddette caudle cup o porringer)
e qualche cucchiaio (anch'essi molto costosi). Molto rari
sono anche gli oggetti realizzati nel periodo del Britannia standard (1696-1720) che sono generalmente
quelli migliori da un punto di vista qualitativo,
decisamente superiori in qualità ai manufatti della
seconda metà del 1600 (molti pezzi sono opera degli
argentieri ugonotti immigrati soprattutto dalla Francia).
Selezione
di marchi della città di Londra
^inizio
pagina
Birmingham
Nella
seconda metà del 1700 Birmingham e Sheffield erano
diventati due importanti centri industriali dove
l'artigianato e l'arte argentiera cominciava ad avere un
forte sviluppo, soprattutto con l'introduzione delle
macchine a vapore per la realizzazione, se non di pezzi
completi, di parti di teiere, caffettiere, ecc. Il
maggiore industriale del tempo, Matthew Boulton, premette
sul governo centrale affinché venissero aperti altri due
uffici di controllo del titolo a Birmingham e Sheffield.
Dopo lunghe trattative e nonostante la forte ostilità
degli argentieri londinesi, i due nuovi uffici vennero
autorizzati con un atto del Parlamento del 1772 ed
aprirono nel 1773.
I
simboli dei due nuovi uffici sono l'ancora (Birmingham) e
la corona (Sheffield) in ricordo del luogo nel quale
ebbero luogo le difficili trattative (una taverna dal nome
crown and anchor). Il fatto che ancora oggi gli
uffici di Birmingham e Sheffield siano tra i quattro
operativi nel Regno Unito è di per sé molto indicativo.
Gli
argenti marcati a Birminghan sono molto comuni (specie
quelli di epoca vittoriana ed edoardiana), ma solitamente
di piccole dimensioni. Molto caratteristici e comuni sono
i portasigarette prodotti in grandi quantità a partire
dall'inizio del 1900 fino agli anni '50: è estremamente
difficile trovare un oggetto simile che non sia marcato
Birmingham (alcuni portano il bollo di Chester, ma sono
comunque stati realizzati a Birmingham e marcati
nell'ufficio di Chester che all'epoca era una specie di
succursale di quello di Birmingham). Su alcuni oggetti
molto piccoli è consueto trovare solo il simbolo
dell'argentiere e l'ancora.
Selezione
di marchi della città di Birmingham
^inizio
pagina
Chester
L'attività
argentiera a Chester risale al 925, ma esiste poca
documentazione in proposito ed i primi documenti ufficiali
risalgono al XIII secolo (la prima menzione di una
Congregazione di argentieri risale al 1225), ma fino alla
fine del 1600 la marcatura non è regolare, nonostante
esistesse dall'inizio del XV secolo una corporazione di
argentieri che sorvegliava sulla produzione, marcatura e
vendita dei manufatti. Chester non fa parte degli uffici
di controllo autorizzati nel 1423 per gli effetti di uno
statuto di Enrico VI, ma solo per il fatto che questo era
un diritto acquisito da almeno 200 anni. Il marchio
dell'argentiere è in uso dal 1573 La lettera dataria,
utilizzata anche per tre anni consecutivi, entra in uso
nel 1686, dopo il riconoscimento ufficiale di Giacomo II
del 1865, unitamente al marchio della città raffigurante
uno scudo contenente un pugnale tra tre covoni di grano o,
in alternativa, la scritta "sterling"
(come garanzia del titolo dell'argento). Dal 1701 la
marcatura è uniformata alle altre città di provincia e
include la testa di leone tagliata e la Britannia fino al
1720, dopo di che vengono impressi il leone passante e la
testa di leopardo quest'ultima fino al 1839). Il marchio
della città utilizzato dal 1701 è costituito da tre
leoni che coprono per metà i tre simboli della contea di
Chester. Nel 1779 viene
reintrodotto il primitivo marchio cittadino (scudo
contenente un pugnale tra tre covoni di grano) che viene
mantenuto fino alla chiusura dell'ufficio di controllo nel
1962.
Gli
argenti marcati a Chester sono molto rari, soprattutto se
ci si riferisce ai manufatti georgiani e primi vittoriani,
e raramente ci si può imbattere in pezzi di grandi
dimensioni (in massima parte boccali, bicchieri, cremiere
e ditali). E' invece molto comune reperire argenteria
marcata a Chester nell'ultima decade del XIX secolo o nel
primo quarto del XX secolo, ma va detto che in realtà
l'attività argentiera nella bella cittadina inglese era
ormai cessata dai primi decenni del XIX secolo e
all'ufficio di controllo giungevano per la marcatura solo
argenti fabbricati a Birmingham (a causa dell'abbondanza
dei pezzi da marcare) e nei paesi limitrofi (soprattutto
Liverpool e Manchester per tutto il XIX secolo).
Selezione
di marchi della città di Chester
^inizio
pagina
Exeter
Pur
non essendo uno degli uffici di controllo autorizzati nel
1423 dallo statuto di Enrico VI, sembra che Exeter si
comportasse comunque come tale. Il primo marchio cittadino
risale alla metà del XVI secolo e rappresenta una X,
solitamente in uno scodo tondo, con una corona sulla cima,
ma fino al 1700 la marchiatura è del tutto estemporanea (è
probabile che venisse usata in modo discontinuo anche la
lettere dataria) e sebbene l'attività argentiera fosse già
fiorente è praticamente impossibile trovare oggetti di
epoca anteriore al 1700. Nel 1701, con l'apertura
ufficiale dell'ufficio di controllo, il marchio diventa un
castello a tre torri. Al marchio della città si aggiunge
quello dell'argentiere e la lettera dataria utilizzata in
maniera continua, il marchio del Britannia standard e la
testa di leone tagliata che vengono poi sostituiti nel
1721 dal leone passante e dalla testa di leopardo. Anche
se non sono ritenuti rari, oggi è molto difficile
imbattersi in oggetti marcati Exeter e, quando capita, si
tratta quasi sempre di piccoli oggetti, per lo più
posateria. L'ufficio di Exeter chiude nel 1883.
Selezione
di marchi della città di Exeter
^inizio
pagina
Newcastle
L'attività
argentiera a Newcastle è documentata dal 1248, con una
fioritura nel XVI secolo, ma nessun pezzo anteriore alla
metà di questo secolo è sopravvissuto. Newcastle diviene
ufficio di controllo nel 1423 per gli effetti di uno
statuto di Enrico VI. Il marchio originale era costituito
da un singolo castello, ma nel 1670 viene adottato lo
stemma cittadino costituito da tre castelli separati
racchiusi in uno scudo. La marcatura è stata del tutto
estemporanea fina al 1702 quando, oltre al marchio della
città, divennero obbligatori i marchi in uso a Londra (Britannia
e testa di leone tagliata fino al 1720 e quindi leone
passante e testa di leopardo). Tra il 1721 ed il 1727 il
leone passante guardava a destra; altre particolarità
riguardano l'uso della teste di leopardo incoronata anche
dopo il 1820, oltre che l'uso estemporaneo del bollo del
dazio della Regina Vittoria portante una corona. Sebbene
gli argenti marcati Newcastle non vengano considerati
molto rari, almeno a partire dall'inizio del XVIII secolo,
è obiettivamente difficile imbattersi in un qualsiasi
pezzo che non sia una posata. Tra gli oggetti di grandi
dimensioni molto noti e di buona qualità sono i boccali
con coperchio per la birra (tankard) e, in misura
minore, caffettiere e tazze a due manici (caudle cup
o porringer). L'ufficio di Newcastle ha chiuso nel
1884 dopo una lunga diatriba con la Goldsmiths Company di
Londra che nel 1844 chiese la giurisdizione sugli uffici
di provincia per supposti problemi di illegalità nelle
marcature.
Selezione
di marchi della città di Newcastle
^inizio
pagina
Norwich
Sono
noti almeno una dozzina di argentieri attivi a Norwich
dalla fine del XIII (una Confederazione di argentieri è
nota dal 1285) . Norwich diviene ufficio di controllo nel
1423 per gli effetti di uno statuto di Enrico VI. Il primo
marchio cittadino entra in uso nel 1565 ed è
costituito da un castello sormontante un leone passante,
da imprimersi unitamente alla lettera dataria (che
comunque non è quasi mai stata utilizzata) ed il marchio
dell'argentiere. A cavallo tra XVI e XVII secolo
viene introdotto un marchio raffigurante una rosa sgranata
ed incoronata che viene però sostituito nella seconda metà
del secolo con una rosa con gambo.La marcatura degli
argenti a Norwich è comunque del tutto sporadica e cessò
nel 1701, subito dopo la riapertura dell'ufficio di
controllo in seguito al divieto di marcare oggetti fuori
da Londra del 1696. I pochi pezzi conservati nei musei
indicano che la specializzazione degli argentieri di
Norwich erano gli argenti ecclesiastici e cucchiai di
elevato livello qualitativo.
Selezione
di marchi della città di Norwich
^inizio
pagina
Sheffield
La
storia dell'ufficio di Sheffield è molto legata a quello
di Birmingham (vedi descrizione). Sheffield è anche la
città che ha dato il nome al metallo utilizzato quale
surrogato dell'argento, realizzato (almeno fino al 1840)
ricoprendo con fogli di argento una lastra di rame e
passandola poi al laminatoio (vedi
Silverplate).
Ciò non deve tuttavia trarre in inganno in quanto a
Sheffield sono stati e sono ancora prodotti una grande
quantità di oggetti in argento, regolarmente marcati con
i marchi di garanzia previsti dalla legge.
Dal
1773 al 1823 la lettera dataria non ha seguito un ordine
alfabetico ma è stata scelta casualmente di anno in anno.
Tipico è anche l'utilizzo di marchi speciali compressi
(lettera dataria + corona) utilizzati di principio per la
marcatura di piccoli oggetti, ma che si possono anche
trovare su oggetti di grandi dimensioni.
Marchio
compresso (corona e lettera dataria nelo stesso riquadro)
su un oggetto di M. Fenton and Co del 1833
E'
curioso come, contrariamente agli altri uffici di
controllo, a Sheffield la marcatura dell'oro sia
stata introdotta solo nel 1904.
Tra
le produzione più tipiche di Sheffield ci sono i
candelieri riempiti di resina e zavorrati con lastre di
piombo, realizzati fin dalla fine del '700 con l'aiuto di
macchinari. Questi manufatti venivano acquistati e
commercializzati dagli argentieri londinesi ed alcuni,
realizzati dopo l'apertura dell'ufficio di controllo
(1773) e quindi marcati a Sheffield, riportano
sopraimpressi i bolli di Londra. Gli argenti marcati a
Sheffield sono in generale comuni, soprattutto quelli di
epoca vittoriana e edordiana.
Nel
1775 il simbolo della città è stato cambiato
introducendo la rosa Tudor (probabilmente per problemi di
confusione con altri marchi che utilizzano una corona,
come ad esempio l'oro).
Selezione
di marchi della città di Sheffield
^inizio
pagina
York
Esempi
di manufatti in argento realizzati a York sono noti dal
XIV secolo (una Confederazione di argentieri è nota dal
1313). Ai tempi di Enrico VI (1422-1461) York era ili
maggiore centro per l'argenteria dopo Londra e uno statuto
di Enrico VI del 1423 lo elevò a ufficio di controllo, anche se le punzonature più antiche risalgono
al 1410. Dal 1435 è obbligatorio l'uso dello sterling
standard e del marchio dell'argentiere. Il primo marchio
della città, in uso dal 1560 unitamente alla lettera
dataria, era costituito da una mezza testa di leopardo con
un fiore di lillà unito assieme in uno scudo tondo,
sempre accompagnato da una sequenza di lettere datarie e
di marchi dell'argentiere. La mezza testa di leopardo fu
sostituita nel XVII secolo da una mezza rosa sgranata e
nel 1701 il marchio fu cambiato in una croce contenente 5
leoni passanti utilizzata con i bolli in uso a Londra. Già
a quel tempo tuttavia l'ufficio di York era assai poco
attivo tanto che non sono mai stati rinvenuti oggetti
marcati tra il 1714 ed il 1779 in quanto in questa epoca
gli oggetti realizzati a York venivano marcati a
Newcastle. Trovare sul mercato collezionistico un
qualsiasi oggetto marcato York (anche un semplice
cucchiaino da the) è un'impresa quasi impossibile, anche
perché molto spesso gli oggetto non sono marcati con il
marchio della città di York e si possono confondere con
oggetti fabbricati a Londra
Rari
marchi di York, 1796 (sopra) e 1807 (sotto) (Robert Cattle)
I
primi lavori realizzati a York erano di alta argenteria e
richiamavano nei disegni modelli scandinavi, ma gia dal
1700 gli oggetti sono scaduti in qualità. L'ufficio di
York ha chiuso definitivamente i battenti nel 1858.
Selezione
di marchi della città di York
^inizio
pagina
SCOZIA
Dal
1457 oro e argento devono essere marcati per garantirne il
titolo minimo di 20 carati per l'oro e di 916,6/ooo per
l'argento.
Il
solo marchio obbligatorio a garanzia del titolo è quello
del Deacon (decano della corporazione degli orafi e
argentieri) che utilizzava il proprio marchio. E' usuale
per l'epoca trovare oggetti con due maker mark,
uguali (se il Deacon era la stessa persona che
aveva realizzato l'oggetto) o diversi (se trattasi di due
distinte persone).
Dal
1485 diventa obbligatorio l'utilizzo dello stemma della
città e nel 1681 viene introdotta la lettera dataria
accompagnata dal marchio del responsabile alle marcature (Assay
Master): ancora è possibile trovare due maker
marks uguali o diversi tra loro. Va comunque rilevato
che non è noto alcun pezzo marcato in Scozia prima della
metà del 1500.
L'introduzione
del Britannia standard in Inghilterra (1696)
avviene prima dell'atto di unione di Inghilterra e Scozia,
per cui in Scozia non viene utilizzato il nuovo standard,
ma si continua ad utilizzare lo standard di 916,6/ooo.
Alla reintroduzione dello sterling standard in
Inghilterra la Scozia è già parte del Regno Unito: il
titolo dell'argento viene innalzato a 925/ooo, ma il
sistema di marchiatura non cambia.
Nel
1759 in luogo dell'Assay Master, la garanzia del
titolo dell'argento è certificata dal thistle
(cardo, simbolo della Scozia). I marchi del dazio e quelli
opzionali commemorativi sono gli stessi utilizzati a
Londra. Nel 1975 il thistle viene sostituito dal
leone rampante.
Tra
gli oggetti tipicamente scozzesi vi sono le montature in
argento di corni utilizzati come tabacchiere, i quaich,
tazze a due manici poco profonde simili ai porringer
inglesi, e i Monteith, grossi contenitori per il punch,
utilizzati anche per tenere in fresco i bicchieri. La
proverbiale "avarizia " degli scozzesi si
riflette anche sull'argenteria: è quasi impossibile
trovare servizi completi da tè in quanto le famiglia
erano solite acquistare un pezzo alla volta.
^inizio
pagina
Edimburgo
L'attività
argentiera ad Edimburgo e la relativa Corporazione degli
Argentieri è nota dal 1483 e diviene indipendente nel
1555. Sono però noti solo argenti marcati Edimburgo
risalenti alla metà del XVI secolo. L'introduzione del
cardo (thistle) come garanzia dell'argento a titolo
925/ooo, in sostituzione del del marchio dell'Assay
Master, avviene nel 1759.
Attualmente
gli argenti marcati Edimburgo sono molto ricercati e
quotati anche se sono di discreta reperibilità.
Il
simbolo della città di Edimburgo è un castello turrito.
L'ufficio di controllo di Edimburgo è uno dei quattro
tutt'ora operativi nel Regno Unito ed il solo ad operare
al di fuori dell'Inghilterra.
Selezione
di marchi della città di Edimburgo
^inizio
pagina
Glasgow
La
corporazione degli argentieri è attiva a Glasgow dal
1536. Sebbene la lettera dataria sia in uso dal 1681,
all'inizio del '700 il sistema non è più in uso e
vengono utilizzate solo 3 lettere: la S (non è certo se
per indicare Sterling o Scotland), la O e la
E. L'utilizzo sistematico della lettera dataria viene
ripristinato nel 1819 quando vengono introdotti anche i
marchi del leone rampante ed del dazio. Gli argenti del
'700 o anteriori marcati Glasgow sono estremamente rari,
ma anche i pezzi dell'800 sono difficilmente reperibili
(se si esclude la posateria) e presentano quotazioni
elevate
Il
simbolo della città di Glasgow è una quercia che
sormonta un salmone con accanto una campanella ed un
pettirosso. L'ufficio di controllo di Glasgow ha chiuso i
battenti nel 1964 dopo anni di perdite economiche.
Selezione
di marchi della città di Glasgow
^inizio
pagina
IRLANDA
L'argenteria
ha da sempre rappresentato una delle poche arti nelle
quali gli Irlandesi hanno eccelso, come dimostrano
eccellenti reperti archeologici tra cui il calice di Ardagh
di produzione risalente alla prima metà del
VIII secolo. Anche nella riproduzione degli stili che di
volta in volta si andavano affermando in Inghilterra
(Rococò, Neoclassico, ecc.) gli argentieri irlandesi
hanno sempre saputo imprimere una carattere del tutto
personale. Gli argenti irlandesi sono piuttosto
caratteristici nello stile e di ottima qualità. Sebbene
non siano rarissimi sul mercato, sono molto ricercate e
piuttosto costosi. Molto tipiche sono le decorazioni di
natura bucolica con scene di fattorie, animali al pascolo
e di cervi che mettono in evidenza la radice celtica di
questo popolo.
Ancora
oggi il sistema di marcatura degli argenti in Irlanda è
lo stesso di quello inglese.
^inizio
pagina
Dublino
La
corporazione degli argentieri di Dublino è nota dal XV
secolo e sebbene dal 1457 esistesse l'obbligo di marcare
gli argenti con il deacon mark ed il maker mark
e dal 1605 quello di marcarli anche con un leone, un'arpa
e un castello, nessun argento irlandese è stato ritrovato
con questi marchi. Solo nel 1637, con il riconoscimento
ufficiale da parte di Carlo I, si comincia ad utilizzare
sistematicamente l'arpa incoronata come garanzia
dell'argento a titolo 925/ooo ed il marchio
dell'argentiere. Nel 1638 inizia l'uso della lettera
dataria. Nel 1730 viene introdotta l'Hibernia (una figura
di donna simile alla Britannia) come dimostrazione
dell'avvenuto pagamento del dazio sugli argenti. Per
distinguere l'Hibernia dalla Britannia (a parte i marchi
del tutto diversi che le accompagnano) si deve tenere
presente che la prima poggia il braccio su un'arpa, mentre
la seconda su uno scudo ovale.
Hibernia
(a sinistra) e Britannia (a destra)
Attorno
alla metà del '700 è comune trovare argenti che
riportano o il marchio dell'argentiere o la lettera
dataria in alternativa: da un punto di vista
collezionistico e potendo scegliere vista la rarità degli
argenti irlandesi di questo periodo, è meglio acquisire
un pezzo senza lettera dataria ma con il marchio
dell'argentiere. Occorre tuttavia tenere presente che
questa pratica è in relazione al dilagante duty
dodging all'epoca operato, che comportava la marcatura
con l'Hibernia direttamente da parte dell'argentiere,
utilizzando punzoni falsi. L'omissione del marchio
dell'argentiere ne evitava la sua identificazione, mentre
l'omissione della lettera dataria rendeva difficile
stabilire se il marchio dell'Hibernia (la cui forma era
cambiata praticamente ogni anno per contrastarne la
contraffazione) era realmente quello in uso alla
particolare data indicata dalla lettera dataria.
Dopo l'unificazione dell'Irlanda al Regno
Unito (a partire dal 1807) il bollo del dazio viene
unificato a quello in uso in Inghilterra e Scozia (profilo
del sovrano regnante) e l'Hibernia diviene il simbolo della
città di Dublino.
Selezione
di marchi della città di Dublino
^inizio
pagina
CURIOSITA'
E PRECAUZIONI
Tra
il 1696 (con l'atto di introduzione del Britannia
standard) ed il 1701, a causa di un errore del parlamento
nella declaratoria dell'editto, gli uffici di provincia
non erano di fatto più abilitati alla marcatura degli
argenti, All'"errore" si pose rimedio nel 1701,
ma ci si "dimenticò" ancora di uno degli uffici
più importanti (Newcastle) che venne riabilitato solo
nell'anno successivo. In questi anni di formale divieto
della marcatura gli uffici di provincia non cessarono la
loro attività, ma i marchi utilizzati sono a volte
estemporanei il che crea difficoltà nella datazione e
nella precisa attribuzione degli oggetti. Non è raro
imbattersi in marchiature incomplete che di fatto sono del
tutto simili a quelle di Londra (mancando il bollo della
città di provincia) ed è singolare che, essendo i marchi
differenti nella forma da quelli di Londra dello stesso
periodo, tali pezzi vengano a volte classificati come
falsi.
Si
deve poi sempre ricordare che la presenza di marchi di un
particolare ufficio di controllo non indica
necessariamente che l'oggetto sia stato realizzato in
quella città: l'unica cosa certa è che è stato marcato
in quell'ufficio di controllo. A questo proposito
risultano importanti i marchi degli argentieri che (quando
sono tracciabili, il che non sempre possibile) permettono
di risalire anche al luogo effettivo di fabbricazione
degli oggetti.
^inizio
pagina
|